MEDAL OF HONOR REBEL ASSAULT
Il
gioco si svolge nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Voi
impersonerete B. J. Blazkowicz, un sorta di agente segreto degli
Stati Uniti, che incaricato dall'UAS (Ufficio Azioni Segrete) dovrà
far luce su strane voci che parlano di attività occulte e
ingegneria genetica da parte dei nazisti. All'inizio dell'avventura,
riusciremo facilmente ad evadere dalla nostra cella per poi fuggire
dal castello di Wolfenstein, facendovi largo a colpi di pistola.
Usciti dal maniero dovremo intrufolarci in un paesello pieno zeppo
di nazisti pronti a tutto pur di mandarci prima del previsto dal
buon Dio, per poi entrare nelle viscere della terra, nelle
catacombe. Qua verremo attaccati da cavalieri fiammeggianti e zombie
che attaccheranno indistintamente noi e le truppe tedesche rimaste
dentro, e a poco a poco verremo a conoscenza di nuove armi
biologiche sviluppate dalla divisione paranormale delle SS. Ma
questo non è solo l'inizio della trama che il gioco offre, trama
ben architettata e ricca di colpi di scena.
Questo
non è il Vietnam, ci sono delle regole da rispettare
In questi giochi, a differenza di tantissimi sparatutto 3D in
soggettiva, la trama funge ben di più che da semplice contorno, ed
è anch'essa un elemento catalizzante. Per intenderci RtcW non è il
classico sparatutto dove dovrete aggirarvi in arene e uccidere tutto
quello che ci capita sotto tiro con un'arma in mano. Il gioco è
diviso in varie missioni, divise a loro volta in parti, dove dovrete
portare a termine determinati obiettivi. Gli obiettivi da seguire
saranno vari: trovare un diario di una guardia nazista, attivare il
generatore di una funivia per poi scappare tramite quest'ultima,
oppure incontrare un vostro complice che ci aiuterà nella missione.
Nonostante ciò, la prima cosa a cui dovrete pensare sarà la vostra
incolumità, e ci dovrete guardare dai numerosi nemici che ci
attaccheranno da tutti i fronti. Il gioco infatti sia al primo
livello di difficoltà dei tre proposti, è piuttosto impegnativo,
ma molto avvincente. I nemici difatti, a partire dai semplici
nazisti fino alle guardie scelte, saranno caratterizzati da una
intelligenza artificiale ben curata (non faranno comunque gridare al
miracolo) e tutto il gioco sarà imperniato di una notevole
realisticità. Nelle prime missioni (quelle ambientate nel
castello), il gioco ci apparirà come una sorta di mix tra un Metal
Gear Solid e un Unreal: dovremo cercare infatti di girare nel
castello senza farci scoprire e senza far scattare gli allarmi, e
dovremo far fuori decine e decine di soldati nascosti negli angoli
più disparati. I soldati infatti, oltre a godere di una buona IA,
sono collocati a volte in posti difficili da individuare, e a volte,
prima di girare un angolo, dovremo far attenzione che essi non siano
nascosti dietro, pronti a farci digerire qualche chilo di piombo.
Come se non bastasse, avremo a che fare con dei temibili cecchini,
che riusciranno a impallinarci in tutta tranquillità da posizioni
impensabili. Se questi problemi di difficoltà sono presenti negli
scontri a fuoco ad ampio raggio, non crediate minimamente che negli
spazi piccoli la cosa risulti molto più agevole. Quando infatti ci
troverete contro un numero anche esiguo di soldati di fronte a voi,
non sarà possibile uscire allo scoperto e come una sorta di rambo
distruggere tutto, bensì converrà nascondersi dietro un muro o
ripararsi dietro un qualsiasi ostacolo, e usare un minimo di
tattica. Ed è forse questo ciò che distingue RtcW dai soliti
sparatutto: il fatto appunto che non dovrete sparare a casaccio,
bensì i vostri attacchi dovranno essere sempre ragionati, anche se
il tempo per pensare scarseggia: se pensi sei morto! Lanciandosi
infatti in ogni situazione utilizzando sempre le pistole piuttosto
che il cervello, non tarderete a ritrovarvi a terra morti. Così
sarà meglio aspettare il momento giusto per sorprendere
l'avversario alle spalle o addirittura superarlo senza farsi
scoprire. E' proprio questo fattore, il realismo proposto, che è il
cardine della giocabilità del titolo id Software. All'inizio del
gioco il primo mitra che prenderete in mano sarà un m40, con 32
colpi di ricarica: questo mitra è particolarmente veloce, però
funge ottimamente solo da un esigua distanza. Ora noi non siamo di
certo dei maghi della balistica, ma dato che ad una data distanza
questo mitra non è per niente preciso, ci vuole ben poco a capire
che contro tre persone lo scontro diventa alquanto arduo, e da una
certa distanza, dovrete consumare fior fior di caricatori per farli
fuori. Se riuscirete a colpire un soldato nemico in testa, lo
ucciderete con un colpo solo, mentre in lontananza, con un mitra
simile sarà quasi impossibile effettuare colpi precisi, perché
oltre al corto raggio di precisione dell'arma, si aggiungeranno vari
fattori quali il fatto che in movimento, il vostro mirino si
ingrandirà e conseguentemente i vostri colpi saranno meno precisi.
Così in spazi piccoli non potremo di certo buttarvi nella mischia e
gettarvi contro i vostri nemici, bensì dovrete effettuare attacchi
ragionati e cauti. A poco a poco comunque avremo a che fare con armi
sempre più potenti e precise, che però non cambieranno di molto la
difficoltà e la sbruffoneria con cui potremo affrontare i nostri
avversari. Potremo già dalle prime missioni utilizzare un fucile
con mirino telescopico, ottimo per uccidere i nemici in lontananza,
oppure fucili, o mitra ancora più veloci e precisi con silenziatore
incorporato.Ma non è oro tutto quel che luccica, dato che molte
armi, soprattutto quelle veloci, se usate a ripetizione si
surriscalderanno velocemente, e per un paio di secondi non potremo
usarle, periodo in cui rimarrete inermi sotto i colpi dei nemici e
in cui facilmente potremo rimanere uccisi, per cui anche la scelta
delle armi da utilizzare avrà un ruolo importantissimo.
Quando
incontri uno spadaccino, estrai la spada: non si recita una poesia a
chi non è poeta
Andando avanti nel gioco, i nemici con cui verremo a contatto
cambieranno notevolmente. Nelle missioni che avranno come scenario
le catacombe, dovremo sconfiggere, oltre i normali soldati, anche
cavalieri fiammeggianti e zombie, che attaccheranno sia noi, sia i
soldati superstiti. Un buon stratega in questo caso aspetterà
nascosto nell'ombra che questi mostri e i soldati si ammazzino a
vicenda, ed entrerà in azione solo dopo che le acque si saranno
calmate. Anche questi mostri, nonostante non abbiano armi con cui
spararvi saranno parecchio ostici: quelli armati di scudo e di
spada, come gli punterete un arma addosso si ripareranno dietro lo
scudo, e sparandogli farete rimbalzare i colpi che potranno
ritorcevi contro; gli zombie hanno poi la possibilità di lanciare
incantesimi.
Già alla fine della seconda missione, avrete a che fare con le
guardie scelte di una certa donna chiamata Van Bulow, e qua
cominceranno i veri guai. Queste guardie non solo saranno veramente
ostiche da far fuori, ma saranno dotate di un intelligenza
artificiale niente male. Innanzitutto quando in un andito di una
chiesa verrete attaccati da tre di queste guardie, appostate nei
punti più disparati, saranno guai seri, anche perché queste ci
spareranno con un mitra velocissimo e molto letale. Per sconfiggerle
dovrete sicuramente cercare di affrontarle ad una ad una, e invocare
la dea fortuna.
La guerra è un lavoro duro, ma qualcuno dovrà
pur farlo
Il gioco comunque oltre a missioni in cui dovremo far fuori tutto ciò
che ci capita sotto tiro, propone anche delle missioni in pieno
stile agente segreto. In una delle tante infatti dovremo infiltrarci
nel centro di rifornimento, nasconderci all'interno di un camion, e
assicurarci che l'allarme non venga suonato. Se nelle prime missioni
era facilissimo imbattersi e far fuori due soldati, che all'insaputa
della nostra presenza parlavano felici e contenti, successivamente,
si dovrà far attenzione a ogni minimo particolare: girare
silenziosi, non farsi vedere, uccidere prima che si possano sentire
rumori molesti. Come se non bastasse, non ci si dovrà far notare
dalle vedette, che armate di fucili di precisione, ci scaricheranno
contro tutto il caricatore. Una volta che verrete individuati,
l'allarme inesorabilmente verrà azionato e si dovrà ricominciare
da capo la missione.
Un'altra parolina va sicuramente spesa a riguardo
dell'intelligenza artificiale dei nemici. I soldati semplici,
agguerriti e pericolosi, non si getteranno subito contro di noi, ma
attaccheranno diversamente in base a vari fattori. Per esempio
quando sono soli, a volte scapperanno via e andranno a chiamare
rinforzi, altre volte sentendoci arrivare si nasconderanno e faranno
fuoco al momento più propizio, altre volte invece quando saranno
presi alla sprovvista, cominceranno a sparare all'impazzata. Verremo
attaccati in maniera differente a seconda del nemico in cui ci
imbatteremo, dato che questi si differenzieranno anche per
spavalderia: le guardie speciali, per intenderci le donne vestite di
nero, saranno agguerritissime e una volta che ci avranno localizzato
ci seguiranno finché non ci avranno visto morto, mentre alcuni
soldati sembreranno alquanto più fifoni e meno sicuri di se. Altri
nemici quali zombie e non-morti, ci attaccheranno senza una
particolare tattica, riparandosi al massimo dietro lo scudo quando
gli punteremo contro un arma.
Per
quel che concerne la grafica, va detto che vedere in movimento
questo gioco lascia veramente di stucco. Il gioco è mosso dal
motore grafico di Quake 3, e già questo è una garanzia. Dall'engine
di Quake 2 erano venuti fuori titoloni quali Half Life, Soldier of
Fortune e moltissimi altri, e chissà cos'altro verrà fuori dal
Trinity (così è denominato il motore di Quake 3) che consente di
realizzare superfici perfettamente curve, luci dinamiche ed effetti
di luminosità fantastici. Cosa comporta tutto ciò? La
realizzazione di livelli di gioco incredibili dal punto di vista
architettonico e visivo, estremamente dettagliati e curati fin nei
minimi particolari. Le ambientazioni epiche in cui si svolgerà la
vicenda, saranno tutte ricreate perfettamente: rimarrete stupiti
nell'osservare con quale minuziosità è stato ricreato
l'arredamento del castello, ricco di mobilia e perfetto dal punto di
vista architettonico, costruito con texture magnifiche e
dettagliatissime, per non parlare poi degli effetti di luce:
sbalorditivi. La cura maniacale posta dai programmatori nel ricreare
gli ambienti, si può notare in ogni singolo angolo dello schermo,
dai gradini ai pavimenti, dalle porte alle finestre. Come se questo
non fosse abbastanza, potremo notare il fiato gelido dei soldati nei
posti innevati, e persino le finestre semi coperte di neve. Anche i
vari effetti quali il fumo, la nebbia, la foschia e la penombra sono
veramente realistici. Il realismo trasuda sia dai fondali, sia dai
movimenti dei personaggi, che, come ogni buon sparatutto moderno che
si rispetti, saranno feriti più gravemente a seconda della parte
del corpo in cui verranno colpiti. Anche i filmati del gioco,
realizzati con lo stesso motore grafico che fa girare il tutto, sono
realizzati in maniera quasi ineccepibile, e fanno da contorno alla
trama ben articolata.
Come se non bastasse una grafica da capogiro, quel che ancora fa
rimanere di più a bocca aperta, sono le ambientazioni che
varieranno da ambienti cupi, a spazi aperti col sole splendente, a
cripte piene di morti, a un villaggio pullulante di guardie naziste.
Un altro aspetto curatissimo del gioco è il
sonoro, non solo per via delle musiche che calzano a pennello con
l'atmosfera in cui ci si imbatte, ma anche per via del parlato,
nonché degli effetti sonori provocati dalle armi, dalle voci
stridule dei soldati in fin di vita, nonché le urla di dolore dei
morti carbonizzati uccisi col lanciafiamme. Divertentissime le
canzoncine a volte cantate dai crucchi in momenti di puro relax per
ammazzare il tempo (e va detto che con quella voce hanno un arma
eccezionale), nello standard i passi dei nemici, lo stridere delle
porte e i corpi che cadono a terra privi di vita.
Per quel che concerne il sistema di controllo, è praticamente lo
stesso che troviamo in ogni sparatutto: anche se in tutto vengono
utilizzati addirittura 54 tasti della tastiera, quelli più
importanti da utilizzare saranno pochi, e per chi ha già avuto a
che fare con giochi simili, i problemi saranno inesistenti.
Nonostante
RtcW rilanci prepotentemente alla ribalta l'avventura singola, il
gioco in multiplayer non è stato minimamente trascurato, anzi la
sezione multiplayer non prevede la classica modalità deathmach (e
forse qualche amante del genere la rimpiangerà) ma offre un gioco
in cui la squadra dell'Asse affronta quella degli Alleati scegliendo
tra tre modalità: Obiettivo, Cronometro e Checkpoint. Nella modalità
obiettivo, saranno posti degli scopi all'inizio della partita, e la
squadra vincente sarà quella che li completerà con successo per
prima. La modalità cronometro è simile alla precedente, con
l'aggiunta della presenza del tempo e del fatto che alla fine di
ogni round, il tempo stabilito prima debba essere battuto. Infine la
modalità Checkpoint offre una sorta di domination (avete presente
Unreal Tournament?), in cui vince il primo schieramento che riesce a
controllare più bandiere allo scadere del tempo.
Casa editrice: Id
software
Requisiti: Scheda
acceleratrice 3D (con 16 MB di VRAM) con pieno supporto OpenGL;
Processore Pentium II a 400 MHz o Athlon; Direct 8.0
(incluso); E' supportato il gioco via internet e via Lan.
Sistema Operativo: Sistema
operativo; Windows 95 OSR2\98\ME\NT 4.0
Trucchi: Alcuni
trucchi per vincere