Vietcong
E' giunto il momento di riscrivere la storia. Una delle sconfitte più nefande
dell'esercito americano potrà finalmente essere vendicata. Ma sappiatelo fin
da ora: i Vietcong che ci accoglieranno, avranno la stessa ferocia di quelli
affrontati dai soldati statunitensi ormai quarant'anni fa. Impugniamo il
nostro caro M-16 e prepariamoci ad affrontare una furiosa battaglia...
fortunatamente solo sui monitor di casa nostra...
Prima di addentrarci nella recensione di Vietcong, ci viene spontaneo spendere
due parole per i suoi formidabili sviluppatori. Se vi diciamo Illusion
Softwork e subito le vostre menti corrono ad Hidden&Dangerous ed al più
recente Mafia, bene, allora preparatevi ad affrontare qualcosa che a nostro
giudizio non si era mai visto prima d'ora sui nostri monitor. Ambientato nella
foresta vietnamita in piena Guerra del Vietnam, il gioco ci catapulterà nel
bel mezzo degli scontri che, ormai quarant'anni, fa videro l'esercito Nord
Vietnamita ricoprire di vergogna, ma soprattutto di morti, l'esercito più
potente al mondo: quello Americano.
Lasciando agli storici la narrazione delle
vicende accadute laggiù, noi di Ludus cercheremo di ripercorrere quelle
battaglie attraverso Vietcong. Per inquadrare subito il titolo che stiamo
analizzando precisiamo che si tratta di uno sparatutto in prima persona a
squadre, con elementi tattici che però non saranno tali per la mole di opzioni
e configurazioni da adottare prima o durante la partita, ma per la ferocia e
la realtà con cui vedremo riprodotti tutti gli scontri tra noi ed i
temibilissimi ';musi gialli'.
A questo punto imbracciamo il nostro fidato M-16, pura macchina da guerra, e
perlustriamo attentamente questo prodotto.
Come ormai di routine, il gioco viene distribuito su due cd-rom il secondo dei
quali, necessario al lancio del gioco, da tenere sempre nel nostro lettore una
volta finita la procedura di installazione che, esclusi i salvataggi delle
partite, richiede circa 1300Mb di spazio sui nostri hard disk. Una volta
installato non abbiamo perso altro tempo e ci siamo tuffati in questa nuova
avventura. Dopo aver cliccato sul collegamento che ci permette di eseguire
Vietcong, ci siamo trovati di fronte alla schermata iniziale del gioco ed ai
consueti menù di configurazione della grafica, del sonoro, dei controlli e
delle opzioni per il multiplayer.
S istemato a dovere il tutto, sulla base delle caratteristiche grafiche ed
audio del nostro pc e sulla base delle nostre abitudini in tema di controlli,
abbiamo cliccato sul tasto di Nuova Partita per calarci finalmente nei panni
del sergente Hawkins, un sergente con tanto di pelo sullo stomaco creato dallo
spunto offerto da Frederick Harvey, vero eroe di guerra tornato vivo dal
maledetto Vietnam, dove chi veniva ucciso purtroppo non aveva la possibilità
di ripartire con l'ultimo salvataggio. Un nutrito gruppo di reduci, e questa è
una notizia che è doveroso riportare, ha collaborato alla creazione e allo
sviluppo di Vietcong per metterci in condizione di comprendere, giocando, il
clima che si respirava nel corso dei tremendi scontri che li videro
protagonisti.
Tornando alla fase di avvio della partita, dobbiamo dire che siamo stati
subito avvolti dall'atmosfera vietnamita grazie all' introduzione filmata,
creata direttamente con il motore grafico del gioco, che spazza subito via
ogni possibile dubbio e rende perfettamente l'idea di ciò che dovremo
affrontare e della bellezza della grafica. Facciamo anche un piccolo passo
indietro consigliando caldamente, per non essere fatti a pezzi dai ';charly',
di seguire il tutorial a disposizione e, per i più appassionati del genere, di
farvi magari una cultura sulla guerriglia guardandovi qualche film sul Vietnam
(e qui vi rimandiamo al Box). Un'altra piccola indicazione, a nostro parere
basilare, è di affrontare il gioco non nella modalità ';Easy', che farebbe
perdere il giusto gusto di una battaglia, ma almeno nella modalità ';Normal'.
Esiste poi la modalità Vietcong, ma questa è una sfida per veri Marines...
Giunti così all'inizio del primo livello i primi due minuti di gioco trascorsi
saranno sufficienti per immedesimarvi totalmente nelle vesti del citato
sergente e per calarvi nell'incredibile atmosfera di questo prodotto.
Atmosfera e coinvolgimento creati grazie all'utilizzo dell'ottimo engine
grafico Pterodon, in grado di creare veri capolavori della grafica. Si passa
dalle stupefacenti espressioni facciali dei nostri compagni, con movimenti
labiali e battito delle palpebre pressoché perfetti, ad effetti particellari,
quando i nostri proiettili colpiscono specchi d'acqua. Perfetta la
riproduzione della foresta e della vegetazione vietnamita, animaletti
compresi. Non a caso il team di sviluppo si è recato in Vietnam e con la
collaborazione di naturalisti della zona ha provveduto a scattare fotografie
ed a informarsi al fine di ottenere la migliore riproduzione possibile del
territorio visibile ai soldati del tempo. Vi sono una vasta varietà di specie
animali e vegetali che sembrano palpabili, come ad esempio i rami delle piante
che si muovono in direzioni diverse al soffiare del vento.
Questo è un ulteriore motivo per effetto del quale noi giocatori diveniamo
parte integrante del videogioco dimenticando spesso di trovarci di fronte ad
elementi puramente digitali.
Tutte le scene che vedremo scorrere davanti ai nostri occhi saranno sempre
gestite con un notevole numero di poligoni che però, vista la perfetta
bilanciatura e l'ottimizzazione del codice del motore grafico, ci hanno
permesso di giocare sempre con un alto numero di frame, nonostante non
stessimo testando il gioco su di un computer di ultimissima generazione
(AthlonXp2000+, 256Mb Ram e GeForce 3 Ti500).
Se la grafica, tranne qualche piccolo problema di clipping e di texture
riprodotte leggermente in modo corrotto, risulta essere perfetta, anche il
comparto sonoro offre la stessa qualità: i suoni ambientali, le riproduzioni
dei suoni delle armi, le voci nostre e dei Vietcong, ed i dialoghi che
riproducono, anche con colore, lo stile del linguaggio militare, risultano
credibili ed amalgamati creando una perfetta simbiosi con ciò che avviene
sullo schermo: la sensazione di esserci quindi ne risente positivamente.
Ascoltare i rumori della foresta e sparare qualche colpo per stanare il nemico
sarà il risultato della perfetta programmazione di questo gioco. Bello anche
il fischio nell'orecchio quando una granata ci scoppia un po' troppo vicina.
Se per così dire alla Illusion Softwork hanno giocato bene le loro carte con
sonoro e grafica, si sono però tenuti i jolly per quanto riguarda la
longevità, la giocabilità ed il coinvolgimento che sa regalarci Vietcong.
Per mezzo di un elicottero, classico mezzo di trasporto per la truppa durante
questa fottutissima guerra, veniamo trasportati insieme alla nostra squadra
alla base americana di Nui Pek in attesa della prima missione. Anche durante
le fasi di caricamento ed attesa della battaglia il clima che si respira è
elettrico e di alta tensione, con le dovute proporzioni si può capire come
abbiano sofferto i marines durante gli scontri.
Da segnalare che Vietcong
terrà impegnato un giocatore per un buon periodo di tempo, cosa che negli
ultimi tempi accade sempre più di rado. Le missioni, ambientate nelle foresta,
nei famosi cunicoli scavati dai vietnamiti, nei caratteristici luoghi del
Vietnam e da completare anche con l'aiuto dei nostri commilitoni, spazieranno
dalle classiche, in cui si dovrà eliminare tutto ciò che si muove, a quelle in
cui si deve agire in modalità stealth, passando per la migliore in quanto a
tensione, quando si parla di guerra del Vietnam, in cui saremo chiamati
nell'eroico tentativo di salvare dei soldati fatti prigionieri. Tutto il resto
vorremmo che lo scopriste da voi per non privarvi delle sorprese che ci offre
questo gioco, seguendo naturalmente ciò che gli sviluppatori hanno preparato
per noi. Attenti però, questo non deve far pensare che il gioco sia lineare e
con un percorso obbligato, anzi, le sottoquest presenti in ogni livello
aiutano ad aumentare notevolmente lo sviluppo e la difficoltà di ogni
missione.
Sempre a riguardo del coinvolgimento che si viene a creare durante
una battaglia, con il proseguire del gioco saremo sempre più coinvolti nelle
vicende che il sergente Howkins e la sua squadra dovranno affrontare. Servirà
tutto il nostro impegno per uscire da situazioni a volte davvero difficili,
dovute sia al tipo di missione ma soprattutto alla stupenda intelligenza
artificiale dei nemici, vero e proprio esercito digitale. Capiremo il loro
comportamento solo con il graduale evolversi del gioco, così che le imboscate
ed il nascondersi nella vegetazione per evitare il nostro incontro, saranno
parte integrante della tattica di volta in volta da loro adottata.
Da
sottolineare inoltre come il limitato numero di salvataggi a disposizione per
ogni missione contribuisca notevolmente ad aumentare l'incertezza per quanto
concerne la riuscita delle missioni stesse. Come accennato, non saremo soli
nell'affrontare i Vietcong ma con la nostra squadra, formata da personale
specializzato sempre diverso a seconda della missione da affrontare: ad
esempio il Point-man, e cioè colui che ha il compito di guidarci, oppure il
medico, sempre utile in quanto pronto a curare le nostre ferite, il
mitragliere e tanti altri. Abbiamo poi a nostro vantaggio la possibilità di
comandare la squadra per mezzo di alcuni ordini fondamentali come quello di
seguirci o di attaccare, che permettono il migliore approccio nei confronti di
un livello e delle possibili soluzioni per pervenire alla sua conclusione.
Durante lo svolgimento delle missioni poi ci ritroveremo anche, in modo più o
meno diretto, alla guida di alcuni veicoli, elicotteri compresi.
Niente da dire, tensione sempre alta e adrenalina alle stelle in ogni momento
di gioco. Passando infine a considerazioni su quanto sia possibile vedere,
vivere e ascoltare giocando a Vietcong, riteniamo di poterlo consigliare a
chiunque se la senta di vivere un' esperienza videoludica unica. Mai a nostro
parere si era avuta la possibilità di rivivere così intensamente delle vicende
storiche giocando ad uno sparatutto. Vi ricordiamo anche che il gioco è
dedicato ai 58.000 soldati Americani morti in questa inutile guerra.
Ma ora basta con le parole, i Vietcong ci stanno aspettando...
Hardware consigliato Pentium IV 1400 od equivalente, 256Mb di Ram
obbligatori in WinXP, scheda video da 128Mb con T&L compatibile Directx 9,
scheda audio sempre compatibile Directx 9 con EAX, cd-rom 50x e due Gb di
spazio su hard disk. Per il multiplayer connessione Internet o rete Lan.
Sviluppatore
Illusion Softworks
Editore
Illusion Softworks
Genere
Sparatutto
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