Il nome - che in inglese significa
paura - sta per un intraducibile First Encounter Assault Recon Player. In poche
parole, il giocatore dovrà impersonare il componente di una squadra d’assalto
speciale specializzata nella risoluzione di situazioni ad estremo rischio.
La storia del gioco comincia quando un non identificato gruppo paramilitare
s’infiltra in un complesso aereospaziale. Dapprima viene inviato sul luogo una
squadra delle Forze Speciali, durante la loro missione tuttavia le comunicazioni
radio cessano improvvisamente a causa di uno strano segnale che interrompe tutte
le trasmissioni. Quando le interferenze cessano non si trova più traccia della
team.
Ecco quindi che entriamo in scena noi, assieme alla squadra FEAR, con il
compito di entrare nella base, ingaggiare ogni forza ostile,
ritrovare i
dispersi e capire la sorgente di quello strano segnale. Ovviamente non tutto è
come sembra, e quando le cose sembrano inspiegabili ovviamente c’è sempre di
mezzo il paranormale…
Il gioco si basa su una nuova versione del motore grafico Lithtech, che fin da
ora presenta tutte quelle caratteristiche tecniche necessarie per competere con
tutti gli engine di ultima generazione, a partire dal pieno supporto per le
DirectX 9. A parte tutti i tecnicismi, bastano un paio di occhi per accorgersi
di quanto la grafica di FEAR sia assolutamente di prim’ordine. Nonostante il
gioco sia ancora in fase di sviluppo, le potenzialità del gioco sono chiare fin
da adesso. Effetti speciali come la deformazione dello spazio tempo (molto
simile a quella già vista nelle ormai numerose presentazioni di Half-Life 2),
particolari giochi di luce e ombre e numerosi effetti di riflessioni e
rifrazioni ci hanno deliziato per tutto il corso delle dimostrazione.
F come Paura
Sul fronte dell’atmosfera e della regia di gioco abbiamo notato una grandissima
cura dei dettagli. Nello sviluppo di questo titolo i designer si sono prefissati
di riportare sui nostri monitor dialoghi e sequenze visive a cui ci siamo
abituati nei classici film d’azione americani e non solo. Le sequenze finali del
livello a noi mostrato, ad esempio, hanno saputo dare una vera spiegazione al
titolo di questo gioco: sangue e scene cruente si sono sprecate, ma senza
entrare mai nel cattivo gusto.
Sul fronte del gameplay, pur non avendo potuto provare direttamente il titolo,
possiamo dire che l’azione di gioco ci pare sicuramente adrenalinica ed
estremamente dinamica. Davvero interessante l’introduzione di una modalità
“bullet time”, in cui è anche possibile eseguire mosse di arti marziali come il
dare calci agli avversari. L’intelligenza artificiale dei nemici ci è parsa già
evoluta, le truppe nemiche si coprono e ci attaccano in gruppo, cercando zone di
copertura quando sono sotto attacco. Interessante notare come, anche in questo
gioco, sarà prevista la possibilità di agire assieme
a dei compagni comandati
direttamente del computer, speriamo che anche in questo caso l’ottima
intelligenza artificiale riesca a garantire un buon grado di interazione e
coordinamento.
Quello che abbiamo visto oggi è ancora molto poco, soprattutto considerando che
la data di release è ancora lontana, eppure ancora una volta gli sviluppatori
della Monolith dimostrano di essere uno dei gruppi forse più sottovalutati
nell’ambito del panorama videoludico internazionale. Sentiremo parlare molto di
questo gioco.
Hardware consigliato
-PIII/Athlon 1,6Ghz o 1.7Ghz Celeron/Duron
-Scheda grafica da 64 o 128 MB
-DirectX 9.0
-Sistema Operativo Windows 98/ME/2000/XP
-1,5 GB di spazio libero su Hard Disk
Sviluppatore:
Monolith
Genere:
Sparatutto Action
publisher: Vivendi Universal
Sistema: PC
data di uscita: Entro il primo trimestre del 2005
Fonte:
www.multiplayer.it