Hardware consigliato:
I requisiti minimi di sistema sono
rappresentati da un Pentium IV (o equivalente) a 1.5 GHz, 512 MB di RAM, scheda
video con 64 MB di RAM compatibile con le DirectX 8.1, scheda audio compatibile
con le DirectX 8.1. Sono necessari 3 GB liberi su hard disk.
A
poca distanza dall'uscita di Men of Valor, della 2015, gli sviluppatori di
Allied Assault per PC, esce il secondo episodio della serie di Medal of Honor.
In Pacific Assault, continuano a essere presenti tutti gli aspetti che hanno
portato al successo i precedenti titoli della serie: ambientazione curata e
d'atmosfera, ottima realizzazione tecnica, grazie al nuovo motore grafico creato
per l'occasione e ad una colonna sonora che come da tradizione si dimostra
eccezionale, adrenalina negli scontri a fuoco
Sono passati quasi tre anni dalla prima
apparizione di Medal of Honor sul PC, con l'episodio Allied Assault, e in questo
tempo la EA ha ridefinito il genere degli sparatutto ad ambientazione storica.
Adesso esce finalmente il secondo episodio della serie; ci siamo spostati sul
Pacifico, ma il periodo storico è sempre lo stesso: la Seconda Guerra Mondiale,
e in particolare, stavolta, gli eserciti coinvolti sono gli onnipresenti
americani e i giapponesi.
Come sempre abbiamo analizzato per voi, lettori di Gamesurf il gioco, per capire
se potrà avere lo stesso successo che ha meritato il suo illustre predecessore
Medal of Honor Pacific Assault, mantiene
l'impostazione classica che ha decretato il successo del suo predecessore, oltre
che di giochi come Call of Duty che da esso hanno tratto larghi spunti. La fase
di gioco è divisa come al solito in missioni, che, a loro volta, sono
ulteriormente suddivise dall'inserimento di cutscenes o da punti in cui la
situazione verrà salvata automaticamente, al fine di evitare di ripetere dal
principio l'intera missione: al contrario di ciò che avviene in altri titoli,
come ad esempio il recente Men of Valor, è però possibile salvare in ogni
momento. Gli obbiettivi di ogni missione non si discostano da quelli già
presenti in Allied Assault: distruzione di alcuni obbiettivi sensibili, difesa
delle posizioni conquistate dagli assalti nemici, magari utilizzando nel
frattempo qualche mezzo di trasporto (persino un aereo) o qualche postazione di
artiglieria fissa. In generale, vi capiterà
comunque
abbastanza spesso di avere nuovi obbiettivi che vengono aggiunti durante lo
svolgimento della missione stessa, secondo un rigido copione script-driven. A
differenza di ciò che avveniva in passato – in Allied Assault era presente
infatti il più classico uno contro tutti – in Pacific Assault vi troverete per
la stragrande maggioranza del tempo ad agire in squadra: sebbene l'IA dei vostri
compagni non sia particolarmente elevata e a volte essi mostrino una certa
riluttanza a seguire i vostri comandi (sono comunque solo quattro i comandi che
è possibile impartire), è comunque consigliato cercare di preservarne la salute
perché in alcune situazioni di “affollamento” l'aiuto di altre braccia potrebbe
risultare gradito. Infatti ogni volta che i vostri compagni verranno feriti
resteranno immobili sul terreno ad attendere un aiuto.
A
questo proposito è particolarmente utile la figura del medico che curerà i
feriti sul campo e che potrete chiamare (un numero limitato di volte) ogni volta
che la vostra salute verrà messa a dura prova da un numero eccessivo di
proiettili nemici: infatti, rispetto al passato, è diminuito esponenzialmente il
numero di medikit che è possibile trovare durante le vostre peregrinazioni per
la mappa di gioco e dovrete affidarvi quasi solamente alle capacità curative del
vostro compagno (che è comunque in grado di riportare la vostra energia al 100%
ogni volta che entrerà in azione). Allo stesso modo sono diminuite anche le
munizioni disseminate per il percorso e può essere una buona idea effettuare uno
scambio di armi da fuoco, prelevandole dai nemici uccisi, al fine di rubare le
munizioni dai cadaveri a mano a mano che si procede.
Come da tradizione anche in Pacific Assault potrete trasportare un numero
limitato di oggetti: 2 tipi di arma da fuoco (fucili semiautomatici, automatici
e pistole), granate, esplosivi e un paio di binocoli. Sarà possibile, come già
detto, scambiare le armi ogni volta che ne troverete una abbandonata sul corpo
di un nemico.
Inoltre vi verrà messa a disposizione un'utile bussola con l'indicazione della
direzione in cui troverete il prossimo obbiettivo della missione.
Rispetto
al passato, è possibile notare un incremento del realismo del gioco, che però
non va a scapito della giocabilità e della “semplicità d'uso”: infatti, anche se
è possibile “assorbire” ancora un numero di colpi esorbitante senza grossi
problemi per la vostra salute (a patto di avere sempre vicino il medico), allo
stesso tempo si notano alcune innovazioni che erano state introdotte in passato
da Call of Duty, come il mirino che si allarga automaticamente quando sparerete
con un'arma automatica o in movimento e che si restringerà ogni qual volta vi
troverete in una posizione di equilibrio più stabile. La convenienza dello star
fermi per colpire i nemici è però affievolita dal fatto che i giapponesi tendono
ad accorciare la misura ogni volta che possono e se vi fate raggiungere da un
soldato armato di baionetta mentre siede sdraiati per sparare avrete vita molto
breve. Anche la fisica del gioco è migliorata rispetto al passato: pur non
raggiungendo le vette toccate dall'Havoc (vedere Max Payne 2 o Half Life 2), in
Pacific Assault la maggior parte degli oggetti non è incollata staticamente allo
scenario, ma può essere spostata o distrutta con dei colpi bene assestati. Così
come sul piano della fisica, anche dal punto di vista della qualità grafica il
nuovo motore di Pacific Assault, sviluppato internamente dalla EA Games, è in
grado di assicurare un livello di dettaglio molto alto, in virtù di una
realizzazione eccellente dei modelli e di una qualità delle textures altrettanto
buona.
Anche
dal punto di vista del bad clipping, onnipresente in Allied Assault, si sono
fatti dei passi da gigante e si possono riscontrare molto raramente dei casi in
cui alcuni oggetti (armi soprattutto) rimangono sospese per aria.
Gli unici difetti che è possibile imputare al motore grafico del gioco sono dei
tempi di caricamento delle missioni veramente troppo lunghi e una pesantezza
insostenibile per qualunque PC non sia di ultimissima generazione: in ogni caso,
per questo secondo aspetto, è possibile scalare la qualità grafica per
raggiungere un frame rate accettabile, pur permanendo dei requisiti minimi molto
alti rispetto alla media. Dal punto di vista del sonoro, come nella tradizione
di Medal of Honor, è possibile ascoltare delle musiche realizzate ottimamente e
che, come delle colonne sonore di stampo cinematografico, si sposano ottimamente
con i momenti di maggior tensione dell'azione di gioco contribuendo a
ricostruire l'atmosfera epica tipica dell'ambientazione storica in cui si
svolgono gli eventi. Anche gli effetti sonori sono ben realizzati: a ogni arma è
stata associato il suo rumore tipico, così come ad ogni personaggio viene
assegnato un doppiatore. In generale possiamo anche aggiungere che le voci dei
vostri compagni svolgeranno anche un aspetto funzionale, aiutandovi in qualche
frangente a scovare i nemici nascosti con delle utili e precise indicazioni.
Nonostante l'hype degli sviluppatori sia stato puntato sulla realizzazione della
campagna per il single-player è presente anche una sezione multiplayer che
affianco alle modalità di gioco classiche offre una modalità “Invader” in cui le
due squadre (Alleati e Giapponesi) si scontreranno in partite a obbiettivi: una
squadra dovrà completare una serie di obbiettivi consecutivi mentre l'altra
dovrà impedire che ciò avvenga. Nel multiplayer sono supportati fino a 32
giocatori contemporaneamente su un server.