Un MacDonald dei flirt facili oppure ricostruzione
della vita sociale di un trentenne medio-tipico secondo le regole classiche
della simulazione? Buona la seconda. Una grafica trendy s'incontra con una
convincente giocabilità. Questioni di chimica strategica o di fisica
sentimentale? Accattivante più che affascinante.
Quanto
tempo è passato dal primo Moto GP targato Namco?
Tanto? Poco?...E' relativo. Di sicuro questa serie ha visto nascere la
Playstation 2, l'ha accompagnata per tutto il suo ciclo di vita ed ora si
appresta a dirle addio con questo quarto capitolo, che dovrebbe essere
l'ultimo sviluppato per PS2. Se andiamo ad analizzare la curva che rappresenta
il livello di qualità dei vari capitoli, possiamo constatare che in termini
assoluti, questa è andata progressivamente a salire. Se la osserviamo, invece,
in termini relativi, questa acquista un andamento non lineare. Mentre infatti
il primo capitolo poteva essere considerato pregevole, in quanto non s'era
ancora visto nulla di simile sulle console di nuova generazione riguardante le
due ruote, dal secondo capitolo in poi, al comparire di qualche timida
concorrenza, gli occhi del pubblico si erano fatti più critici e pretenziosi.
Ora che abbiamo preso in mano quest'ultimo rappresentante della categoria
siamo pronti ad affermare che la curva è tornata ad avere un andamento
positivo, anche in termini relativi. Vediamo perché.
SIMULARE
SENTIMENTI O ARCHITETTARE FLIRT? Sull'onda
spumeggiante e ruggente della simulazione che intende distendersi su ogni
centimetro quadrato di vita umana ecco proporsi Singles 2: Triple Trouble –
Triplo Inganno (S2TT), titolo il cui forte accento maschilista-machista è ben
più dell'eco marina di una raffinata conchiglia. E' un richiamo del sesso (più
o meno) forte che grida sullo schermo videoludico la sua grinta testosteronica
ed esibisce le proprie doti nell'approccio al (più o meno) gentil sesso. E'
una lettura tipicamente “tardo-italiana”? E' meglio correggere così: il
machismo del “conquistador” rappresenta solo la prima metà della chiave di
lettura di S2TT. La seconda non è meno affascinante, perché coinvolge
l'intricata trama gestionale che sta dietro ad ogni rapporto sociale
caratterizzato dal movente sentimentale. La lezione impartita da S2TT è dunque
la seguente: l'ondata muscolar-erotica rischia di diventare un'onda anomala
che vanifica una meticolosa strategia di vita quotidiana, oppure può
infrangersi miseramente su un secco due di picche calato senza indugi dalla
sensuale mano della velina dell'appartamento di fronte. Gli ingredienti del
filtro magico dell'amore? Le frecce di Cupido? Placate i vostri mal sopiti
istinti primordiali, raffreddate la vostra brama di libidine perché S2TT non è
un gioco a sfondo marcatamente erotico. Anzitutto perché i sentimenti non sono
un gioco. E poi perché intrecciare, coordinare e sviluppare relazioni,
possibilmente in modo proficuo, non è un “gioco da ragazzi”. Richiede
l'iniziazione e l'addestramento alla subdola arte della seduzione, ma allo
stesso tempo impone un esercizio della ferrea logica razionale tanto assidua
quanto è la frequentazione di una palestra per un sedicenne alle prime armi.
Cuore e ragione insieme? Chi tira più forte? Giocate con S2TT e lo scoprirete.
Anche dopo una buca solenne, o una notte infuocata.