E' tempo di indossare di
nuovo la nostra divisa : il campo di battaglia ci attende. Ritorna l'atroce
bellezza della Seconda Guerra Mondiale. Call Of Duty 2 si candida
ad essere uno degli sparatutto bellici più atteso della stagione. Brillante,
con un motore grafico nuovo (o quasi) di zecca, un comparto audio ai massimi
livelli di oggi e un gameplay che ha saputo rinnovarsi senza perdere i pregi
dei suoi illustri predecessori, il titolo della Infinity Ward donerà ai fans
della serie un nuovo motivo di gioire. Non resta che aspettare.
RITORNO AL PASSATO Parafrasi d'obbligo per l'ennesima rivisitazione ludica del secondo,
devastante conflitto mondiale. Quello degli sparatutto in prima persona
ambientati & dedicati nell'arco temporale della WWII (la seconda guerra
mondiale, appunto), pare destinato a non esaurirsi mai. Da Medal of Honor a
Call of Duty, passando per il meno recente ma ancora molto apprezzato Return
to Castle Wolfenstain e relativo seguito, i giochi che hanno permesso – e
che ci permetteranno – di sviscerare in ogni loro aspetto le nude bellezze e
i violenti fascini di un conflitto mai dimenticato, sono stati e con ogni
probabilità saranno, moltissimi. Il primo CoD, con tutta la sua romantica
violenza e la sua atmosfera degna delle migliori pellicole belliche, è stato
a ragion veduta un campione di incassi e di divertimento; le relative
espansioni, sia pur con alterne fortune, hanno placato la fame di pixel
militari dei giocatori di mezzo globo, mentre tutti guardavamo più avanti,
in fremente attesa di un nuovo capitolo.
L'attesa, ora, è quasi giunta alla fine. Ottimisticamente parlando, entro la
fine dell'Autunno (o per maggior realismo, entro la fine dell'anno in
corso), potremo mettere le mani su Call Of Duty 2, capolavoro annunciato
dalle mille frecce al proprio arco.
Gamesurf ha messo le mani su una versione giocabile della nuova fatica dei
signori della Infinity Ward, patrocinati da madre Activision. Quello che
abbiamo visto durante la sessione di prova ci ha lasciati stupefatti, in un
tripudio di effetti speciali e grafica di altissimo livello. Ma procediamo
con ordine : CoD 2 ci porterà a vivere nell'anno del Signore 1941. In una
località, di cui oggi restano solo sinistre rovine, che risponde al nome di
WolfSchanze, un bassetto di nome Hitler diramava i propri ordini e i propri
piani, con lo scopo di schiacciare il mondo sotto il suo tacco “Made in
Germany”. E' in questo luogo che il signor Fuhrer si incontrava con i suoi
luogotenenti ed è sempre da li che venivano partorite le atrocità che tutti
conosciamo. I nostri match, nella versione completa del gioco e nei panni di
un soldatino russo che risponderà al nome di Vassili Ivanovich Koslov
vedranno come teatro proprio quell'angolo di Paradiso. Come da migliore
tradizione di CoD, impersoneremo anche un bravo militare britannico ed un
patriota americano.
Spazieremo dalle coste Francesi al fronte nordafricano, passando per città e
locazioni ambientate nel deserto o nel fitto della boscaglia, con una
attenzione al dettaglio al limite del maniacale.
Fondamentalmente, questo nuovo episodio manterrà la struttura a missioni ed
il taglio cinematografico del primo capitolo e relative espansioni, ma con
qualche novità saliente. Se è vero, come è vero, che in CoD eravamo in quale
modo confinati in “tunnel”
predefiniti dai programmatori – e per tunnel, si
intende una città, una foresta, un campo tedesco, ma sempre con un solo ed
unico percorso percorribile – , ora la vera perla del gameplay di Call of
Duty 2 sta nei nuovi script inseriti dai signori di Infinity Ward, che ci
permetteranno, in un buon settanta per cento del gioco, di avere sempre
almeno un'altra strada da percorrere, una via alternativa per superare un
ostacolo, o un modo di aggirare le truppe nemiche. L' “Infinity Pensiero”,
quindi, si traduce in un maggiore senso di libertà per i giocatori e per gli
avversari digitali, guidati da alcune routine di Intelligenza Artificiale
davvero degne di nota; niente più semplice carne da macello, quindi, ma
soldati che reagiscono al nostro modo di affrontare le missioni, che si
chiamano per aiutarsi, che tentano di accerchiarci e tante altre amenità.
Inoltre, a ulteriore cambiamento di uno stile di gioco a volte troppo affine
a se stesso, è stato rimosso l'indicatore di salute del personaggio. In
fondo, quale soldato della seconda guerra mondiale poteva vantare un tale
sistema di verifica? Ora, non conoscendo lo status del nostro alter ego,
saremo costretti a valutare bene ogni passo.
Quando verremmo colpiti,
vedremo il nostro monitor “macchiarsi” di sangue e il nostro soldatino
perdere progressivamente precisione e velocità. In quei casi, abbassare la
testa e riposarsi, sarà il solo modo di riprendersi...ovviamente, però, una
pallottola conficcata nel cranio ci spedirà nei verdi pascoli prima ancora
di tirare un fiato.
Prima di omaggiare il comparto video – di cui parleremo in maniera molto più
approfondita in sede di recensione – è quanto meno doveroso parlare del
comparto audio, al limite della perfezione. Sound FX di primissimo livello
si sposano con musiche tanto epiche quanto evocative; l'orecchio, per una
volta, sarà soddisfatto almeno quanto l'occhio. La versione provata da noi
vantava un doppiaggio in lingua Inglese decisamente ispirato e con una
sincronizzazione ottimale. Scritto questo, parlando dell'aspetto che più...salta
all'occhio, il nuovo titolo nascente sotto la bandiera di Activision vanta
un motore grafico riscritto interamente da zero, pur partendo dal comunque
potentissimo engine del primo capitolo. Tutti gli effetti a cui siamo
abituati e che ormai pretendiamo da un prodotto di questo livello saranno
presenti, ulteriormente migliorati (o,almeno così confidiamo), nella
versione finale del prodotto. Quello che più ci ha colpito in un tripudio di
poligoni e texture che sprizzavano bellezza da ogni pixel, è stato,
paradossalmente, un angolo minore del gioco : la realizzazione del fumo e
della polvere. In una parola, polvere e fumo risultavano semplicemente veri.
E questo basti per far capire il livello di realizzazione.
Nuove armi e nuovi mezzi (per ora non si sa se guidabili dal giocatore o
meno) ci attendono; provando a mirare con precisione, balzerà all'occhio il
numero di serie o i graffi sui nostri strumenti di morte. Un piccolo esempio
della cura nella realizzazione. In definitiva, motivi per attendere questo
nuovo capitolo di uno degli sparatutto che hanno mietuto più vittime nel
cuore degli appassionati, ce ne sono a bizzeffe. Il consiglio di Gamesurf è
di lucidare a fondo il proprio fucile Garamond, perché presto ne avremo di
nuovo bisogno...per fortuna!
Hardware consigliato:
Pentium IV o
equivalente a 1,7 Ghz, 256Mb di RAM, Scheda Video 3d da 64 mega. Hardware
consigliato: P4 o equivalente a 2.4 Giga, 512 Mega di Ram, Scheda video con 128
mega di RAM.